venerdì 16 gennaio 2009

Vi segnalo questo appello di Amnesty International

Amnesty International è fortemente preoccupata per l'aumento delle violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza a seguito degli attacchi condotti da Israele.


Dal 27 dicembre 2008, inizio dell'offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza, circa 884 palestinesi sono rimasti uccisi, oltre la metà dei quali civili disarmati, tra cui 62 donne e bambini. La popolazione di Gaza soffre già da mesi a causa del blocco alle importazione e alle esportazioni imposto da Israele, che vieta anche l'ingresso di cibo e medicinali. E mentre i valichi di frontiera rimangono chiusi, le agenzie delle Nazioni Unite che forniscono assistenza all'80 per cento degli abitanti della Striscia di Gaza lamentano da settimane il rifiuto israeliano di fare entrare i necessari aiuti umanitari.

Negli ultimi giorni il conflitto si è ulteriormente intensificato con vittime civili in aumento giorno per giorno. A Gaza, scuole e università sono state prese di mira, mentre alla stampa e alle organizzazioni come la Croce Rossa è stato negato il completo accesso.

Amnesty International è inoltre preoccupata per il lancio di razzi nel sud di Israele da parte dei gruppi armati palestinesi. Dal 27 dicembre 2008 sono stati uccisi quattro civili israeliani e circa 220 sono stati feriti dai razzi palestinesi. Circa 100 razzi palestinesi hanno colpito la città di Ashkelon e il 40 per cento della popolazione è stata costretta a lasciare le proprie abitazioni. L'ospedale Barzilay del distretto di Ashkelon, che funziona principalmente come divisione di pronto soccorso, ha sospeso i servizi di medicina generale e alcuni tipi di interventi chirurgici trasferiti presso altri ospedali in Israele.

Amnesty International chiede al governo israeliano e ai leader di Hamas di cessare immediatamente tutti gli attacchi sui civili e di rispettare le richieste del diritto umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani.

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