sabato 7 febbraio 2009

Testimoniamo per la vita: un palloncino per Eluana

Oggi 7 febbraio 2009 è nata l'Associazione "Una Vita Degna!". Nasce dal sostegno confluito per difendere il Valore della Vita di Eluana Englaro e si prefigge la missione di promuovere e difendere il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale, come fondamento di tutti i diritti umani e quindi della democrazia. Nell'era della globalizzazione risulta sempre più importante, ma anche più difficile orientarsi in queste tematiche ed è facile perdersi nel mare delle sollecitazioni che vengono proposte.

La nostra Associazione, diffondendo e divulgando con rigore i dati scientifici di carattere bioetico e biomedico, con un serio approfondimento filosofico e giuridico, vuol'essere una bussola per poter orientare ed indirizzare verso la corretta soluzione dei problemi inediti che nel tempo presente vengono posti particolarmente nelle aree estreme e marginali della vita umana.

Occorre, infatti, che chi accosta le problematiche bioetiche non finga di comprendere i termini dei problemi per proporre facilmente le "proprie" soluzioni, ma si sforzi di conoscere in modo approfondito e corretto i molteplici aspetti che le caratterizzano; occorre inoltre che l'indagine conoscitiva e il derivante giudizio etico non si riducano ad una sequenza di dati tecnici, e nemmeno ad assunti o pregiudizi, ma si basino, a partire dal dato scientifico, sull'itinerario che l'intelletto è abilitato a compiere per cogliere le verità naturali.

Come prima iniziativa "Una Vita Degna!" propone un ''palloncino per Eluana Englaro''. Eluana Englaro è da oltre 17 anni in stato vegetativo persistente; il suo corpo comunica con piccoli segni che sembra non vengano percepiti, da chi non li vuol vedere . Dopo anni di ricovero presso la Casa di Cura "Beato Luigi Talamoni" di Lecco ultimamente è stata trasferita presso la Casa di Cura "la Quiete" di Udine.

Dal 6 febbraio è iniziata, nei suoi confronti, la procedura di diminuzione dell' alimentazione e idratazione che porterà la sua vita a spegnersi definitivamente, tra sofferenze sconosciute. Vogliamo testimoniare il valore della VITA, in cui fermamente crediamo, con un'iniziativa volta a rendere palese la nostra partecipazione, esponendo al di fuori delle nostre abitazioni un palloncino di colore rosso.

Perché rosso? E perché un palloncino ?

Il rosso da sempre rappresenta l'Amore e noi con questo Amore vogliamo tutelare Eluana. Invitiamo a usare un palloncino perché pensiamo che meglio possa rappresentare la condizione attuale di Eluana. Infatti, se non si interviene fermando la sua condanna a morte, nei prossimi giorni la vita di Eluana andrà spegnendosi. Così allo stesso modo, con il trascorrere del tempo, il palloncino tenderà a sgonfiarsi, lasciando andar via quel po' di aria in esso contenuta. L'anima della nostra Eluana, come l'aria, giungerà in quel posto lontano e limpido, che noi chiamiamo cielo. A chi invece se la sarà lasciata sfuggire rimarrà il rimpianto di aver creduto che Eluana fosse solo un palloncino vuoto, mentre era una persona piena di vita: una vita degna.

7 commenti:

ROBERTISSIMA ha detto...

ciao a tutti,
io non voglio e non posso giudicare la condotta del padre di Eluana e di tutti quelli che si trovano nella sua posizione. Non conosco (e spero di non conoscerla mai) la disperazione che prova un genitore che perde un figlio e penso che solo essa sia responsabile di questa triste decisione. Credo che anche lui, quando si sveglierà ed avrà la consapevolezza che sua figlia non c'è più (e questa volta davvero sarà morta!)si sentirà molto peggio di quando si svegliava sapendo che era immobile in un letto, ma respirava e aveva gli occhi aperti...ancora c'è in lei un filo di vita, il soffio da cui tutti nasciamo e che ora si vuole spegnere...Penso che anche lui avrà bisogno delle nostre preghiere quando capirà che sta negando acqua e cibo a sua figlia...noi che combattiamo per evitare che in Africa i bambini muoiano di fame e di sete, siamo anche capaci di non dar più da mangiare e da bere a chi non può muovere le mani per prenderne da solo...riflettiamo...riflettiamo anche sul fatto che si muore molto facilmente, anche cadendo mentre si cammina e battendo la testa...per Dio è facile richiamare ciascuno di noi...ancora più facile sarebbe per Lui richiamare Eluana che come tutti pensano ha poca vita in sè...ma non l'ha fatto...

fabietto ha detto...

Io il mio palloncino rosso fuori dal balcone l'ho messo...

Doctor Seps ha detto...

...cito testualmente: "Occorre, infatti, che chi accosta le problematiche bioetiche non finga di comprendere i termini dei problemi per proporre facilmente le "proprie" soluzioni, ma si sforzi di conoscere in modo approfondito e corretto i molteplici aspetti che le caratterizzano."

fabietto ha detto...

Caro Seps, vorremmo davvero capirne di più... Cercheremo di organizzare qualcosa con qualcuno che ne capisce (forse il presidente del Movimento Scienza&Vita di San Miniato)... a proposito, tu quando torni? ;)

Doctor Seps ha detto...

...io torno presto, tranquillo...
ma io di queste cose non ne capisco niente...
so solo che un poveretto trova il coraggio di rispettare -tra chissa' quali sofferenze, di giorno, ma soprattutto di notte-, la volonta' della figlia, e si sente dire che vuole solo togliere di mezzo una scomodita'...che magari la figlia potrebbe anche partorire...
trovare il coraggio di chiedere di lasciar finalmente morire la persona che piu' si ama...e' un coraggio sovrumano...
io l'ho vista morire una persona cara, vista morire non nel senso "sono andato all'ospedale e mio nonno stava male, e dopo 2 giorni e' morto, ma m'hanno detto che e' morto nel sonno e non s'e' accorto di niente"...
vista morire nel momento in cui il fiato manca, quando gli occhi ruotano in alto e vedi solo il bianco, vista morire quando lei non aspetta altro di porre fine alle indicibili sofferenze che il corpo umano puo' sopportare...
ho visto la persona che mi era piu' cara morire e io speravo che morisse, pregavo perche' morisse, perche' smettesse di soffrire e trovasse la pace che cercava...
ho visto tutto questo, ma questo non vuol dire nulla...
ho forse solo un po' piu' limpida la distinzione tra la vita e la morte, tra miracoli e scienza...
io voglio credere senza miracoli: quel poco che riesco a credere, "poco" perche' sono piccolo e finito, voglio crederlo senza guarigioni entusiasmanti, senza "3x2"...
ho smesso di cercare nella mia fede cio' che nella fede non c'e'...non si fa menzione di sondini nasogastrici nel Vangelo, e cio' che e' pseudovita oggi, era morte 20 anni fa...
e' per questo che non mi permetto di giudicare nessuno...
se un domani mi dovessi trovare nella stessa situazione, non voglio essere alimentato ad oltranza, pieno di pieghe da decubito dalla testa ai piedi, incapace di pensare e di sognare, incapace di amare e odiato per essere troppo amato...
e' questa la mia volonta'...
se ancora esiste uno stato di diritto in Italia, questa situazione ce lo dimostrera'...
altrimenti, bastava chiedere all'infermiera di turno un "favore", come succede migliaia di altre volte in ospedale, e quella ragazza sarebbe morta da 15 anni, e nessuno ne avrebbe mai parlato...

fabietto ha detto...

Non è detto che sia la volonta della figlia questa... cmq anch'io spero che la situazione di Eluana apra gli occhi a tutti e si possa fare una legge di diritto che preveda il testamento biologico. L'Italia è una delle pochissime nazioni che non hanno firmato la Convenzione di Oviedo!

Anonimo ha detto...

Devo amettere che non so molto sul caso di Eluana e anche se sapessi di piu` dalle notizie o dai giornali non penserei di essere in grado a giudicare la situazione. Siccome non sono capace esprimere i miei sentimenti in maniera cosi` profonda come l'ho fatto Seps voglio solo dire che sono assolutamente d'accordo con Seps in ogni suo argomento e leggendo il suo commento mi ha colpito davvero tanto!