lunedì 17 maggio 2010

Il Papa che s’oppose ad Hitler

Ho scritto questo articolo sul libro del giornalista e storico tedesco Michael Hesemann, edito dalle Paoline, che smaschera una delle più grandi mistificazioni della storia: Pio XII, che più di ogni altro combatté e si oppose al Nazismo, per anni è stato fatto passare come il “Papa di Hitler”, tramite una delle operazioni di controinformazione più grandi che si siano mai viste. Leggetelo, secondo me è molto interessante (è corto, non temete ;) )

Con la sua opera instancabile ha permesso a 850.000 ebrei di mettersi in salvo; nel 1943 è stato ad un passo dall’essere rapito e preso in ostaggio dai nazisti; è stato lui a redigere la bozza finale dell’Enciclica di Pio XI “Mit Brennender Sorge” con cui si condannava l’ideologia hitleriana: sono solo alcuni dei dati storici, ormai accettati da tutti gli studiosi, che da soli dovrebbero far capire l’opera e la dedizione del Pontefice Eugenio Pacelli alla lotta contro Hitler e contro il Nazismo. E invece è bastato poco perché per decenni l’opinione pubblica lo bollasse come il Papa del silenzio di fronte ai drammi della Shoah e addirittura come amico del Nazismo per poterne fare un alleato contro il bolscevismo. E’ bastato un piano molto ben architettato dal Kgb (allo scopo di minare l’autorità della Santa Sede in Europa occidentale mostrandola come un bastione del Nazismo) e messo in atto con opere teatrali (“Il vicario” su tutte), libri e film dal tedesco Rolf Hochhuth, dall’inglese John Cornwell e dall’americano Daniel Jonah Goldhagen. E così Pio XII, che più di ogni altro uomo meriterebbe il titolo di “Giusto tra le Nazioni” e che alla sua morte, avvenuta per sfinimento dopo gli sforzi profusi a favore della pace, è stato salutato come un Grande da tutto il mondo (“Per la pace nel mondo Pio XII ha fatto più di qualunque altro uomo di Stato”, dichiarò il presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, Charles Malik), è stato invece a torto accusato di connivenza e di rassegnazione davanti al mostro tedesco e di totale indifferenza davanti alla strage degli ebrei. Soprattutto Rolf Hochhuth, ex-hitleriano direttamente al soldo del Kgb, è riuscito a distorcere l’immagine di Pio XII a livello internazionale, regalando alla “generazione del consenso” un ottimo alibi: essa poteva tranquillamente autoassolversi se persino la massima autorità morale rimase passiva in quegli anni di fronte agli orrori del nazismo.

Il libro ripercorre con dovizia di particolari la vita e le opere di Eugenio Pacelli, dalla sua nascita a Roma alla sua nunziatura a Monaco, fino all’ascesa sul soglio pontificio e all’instancabile azione contro i regimi dittatoriali e contro la guerra. Con una ricostruzione storica particolareggiata e basata su documenti noti e a disposizione di tutti gli studiosi, l’autore smonta tutte le teorie contro Pio XII e mostra invece le sue tante amicizie con personalità ebree, il suo profondo rispetto e la sua paterna protezione verso il popolo sionista, e spiega come alcuni silenzi e alcune mancate prese di posizione ufficiali servissero solo a salvare sottotraccia il maggior numero possibile di fratelli ebrei. Tanti i casi infatti in cui erano gli stessi ebrei o gli stessi vescovi cattolici dei paesi occupati militarmente dai nazisti a chiedere al Papa di non alzare la sua voce contro Hitler per non rinfocolare la furia nazista, che non aspettava che qualche pretesto per poter dare nuova linfa alla sua propaganda anti-ebrea e anti-cattolica e ricominciare con le pratiche di violenza sistematica.

Non deve essere un caso se lo stesso Hitler identificava Pio XII come il nemico numero 1, tanto da arrivare ad un passo dall’organizzare un’occupazione del Vaticano con un finto scontro a fuoco che avrebbe “casualmente” provocato la morte del Pontefice.

Ormai è chiaro che Pio XII fu il più insidioso avversario dell’orrore nazista. E’ solo questione di tempo perché, di fronte alla verità storica, cada l’ennesima “oscura leggenda”. E come conclude Hesemann nell’introduzione alla sua opera “Pio XII non fu affatto, come afferma Cornwell, il Papa del silenzio, né tantomeno il Papa di Hitler. Fu anzi il Papa che si oppose ad Hitler: una luce che continuò a brillare in mezzo alle crescenti tenebre che avvolgevano l’Europa .”

2 commenti:

Doctor Seps ha detto...

...maledetti comunisti! Sempre loro!
Ma l'Amore vince sempre sull'invidia e sull'odio...

Michela ha detto...

Grazie Fabietto per averci fatto conoscere la verita'... (almeno per una volta si tratta di VeraVerita'!;))