domenica 1 marzo 2009

Ogni vita è “bella”

Serata di riflessione sull’aborto e sulla vita in compagnia dell’On. Carlo Casini

Il dramma della solitudine di una madre, la tragedia dell’aborto, ma anche la bellezza della vita e il coraggio di amare: questi i temi della serata organizzata a Pisa dal locale Movimento per la Vita, che ha avuto come ospite d’onore il presidente nazionale Carlo Casini e come momento centrale la proiezione del film “Bella”. Un film diverso, fuori dai classici circuiti di distribuzione (in Italia i diritti sono passati prima alla Lux ed ora alla RAI, senza mai giungere sullo schermo), che però ha ricevuto il People's Choice Award 2006 al Toronto Film Festival ed è diventato quasi un manifesto per le associazioni a difesa della vita e dell’uomo.

La storia narra di una giovane donna incinta che perde il lavoro e di un uomo che non riesce a dimenticare un tragico incidente d’auto avvenuto nel passato, in cui ha travolto e ucciso una bambina. L’amicizia cambia la loro vita e dà ad entrambi nuova speranza: la donna decide di non abortire più e di dare in adozione la figlia all’amico, che così, insieme alla sua famiglia, aiuta la bimba a crescere e redime la sua coscienza e la sua vita.

Un film semplice ma profondo, proiettato l’anno scorso al Fiuggi Family Festival e che porta alla ribalta valori e pensieri che vanno contro la cultura dominante: il rispetto per la vita, la centralità della famiglia, la forza dell’amore, temi oggi bistrattati e bollati come vecchi orpelli ormai inutili.

E invece così non è, come emerge dal successivo dibattito presieduto dall’on. Casini. “Quella della vita è una battaglia importantissima da combattere con la testimonianza – esordisce l’europarlamentare – per mostrare a tutti che si può e si deve custodire ogni singola vita umana, dalla nascita fino alla sua terminazione naturale”. L’aborto in particolare è un dramma incredibile della società moderna, come confermano i successivi interventi di diversi operatori del campo socio-sanitario, e l’aspetto più preoccupante è la solitudine, vissuta dalle madri ma spesso anche dall’intera coppia in difficoltà. Occorre quindi testimoniare l’importanza dell’amore, combattere il pensiero comune e avere il coraggio e gli strumenti per aiutare chi è in difficoltà e vede l’aborto come l’unica via d’uscita. “Tante donne chiamano al nostro servizio SOS Vita al numero 800813000, attivo 24 ore su 24, e piangono per la loro solitudine o per la loro frustrazione post-aborto – testimonia ancora Carlo Casini – e non si tratta esclusivamente di donne sole, ma anche di madri di famiglia abbandonate alla loro gravidanza dai mariti”. Emerge chiaro il bisogno di interventi mirati a favore della vita e della famiglia, combattendo quella che si vuol far passare come logica del buon senso e invece è soltanto una barbarie: non esistono vite di serie A e di serie B, così come non esistono vite che non sono degne di essere vissute.

A chiudere la serata c’è la testimonianza di una giovane coppia di Livorno, Alessandro e Bianca, che hanno portato a compimento una gravidanza pur sapendo della grave malformazione del loro bimbo, condannato a morire e vissuto per soli 34 giorni. “I frutti di un figlio sono ugualmente importanti – sottolinea la giovane coppia – noi pensavamo di voler salvare il nostro bimbo facendolo nascere, e invece alla fine è stato lui a salvare la nostra famiglia”. La loro esperienza, e tutte quelle raccolte nel libro “Il Figlio Terminale” a cura dell’associazione “La Quercia Millenaria”, rappresentano altrettante risposte di amore straordinario all'ordinaria eutanasia prenatale e permettono di tenere accesi un barlume di speranza e una scintilla di vita.

Per finire, guardate qui l'intervista al protagonista maschile del film: sembra che non sia solo bello...

Nessun commento: